LA MERAVIGLIA

di Lorenzo Parolin[L8/761]

Il meglio per ciascun uomo è accogliere pienamente la logica misteriosa della croce, la quale invita a farsi servitori per amore e a seminare il bene anche in un mondo completamente marcio: esattamente l’opposto della logica corrente . Lo so che verrebbe da scoraggiarsi nel vedere il male dilagare e corrompere anche le istituzioni preposte a combatterlo; ma non è forse scritto che l’epilogo finale avverrà nella piena potenza di Satana? È dunque normale che il male sia in espansione!
Mi rendo conto che sarebbe umano sperare nel successo della propria azione controcorrente tesa a disinfettare e a sanare questa realtà putrescente, ma non siamo noi i giustizieri o i salvatori del mondo. A noi è chiesto solo di lavorare virtuosamente da bravi tattici negli interstizi di questa realtà compromessa. Lo stratega è Lui.
La meraviglia è che anche in un ambiente così deteriorato Dio continui ad attirare a sé e a salvare gli ignavi, i violenti e gli sciocchi avvalendosi del lavoro di semina dei suoi seguaci più fedeli ai quali, come gratifica, concede la gioia del cuore . Questa basta e avanza per preservare i buoni dalla depressione o dalla tentazione di agire aggressivamente in mezzo a tanto degrado.
Qualcuno dirà che non è vero che la vita dell’uomo di fede sia sempre accompagnata dalla gioia spirituale, perché alcuni fedeli sperimentano l’abbandono da parte di Dio (come accadde a madre Teresa di Calcutta e a molti altri mistici), abbandono che provoca una vera e propria disperazione con annessa sofferenza fisica e spirituale intensa. Anche Cristo, sulla croce, provò l’abbandono.
È vero, la notte dello spirito è una prova angosciante , ma sono eccezioni riservate alle anime più sante che hanno già sviluppato una fede profonda. In quei casi, tuttavia, il sostegno divino non viene meno, anzi, la vicinanza di Dio è tale da abbagliarli e far loro considerare come buio l’accecamento da troppa luce.

 

[rif. www.lorenzoparolin.it L8/761]